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6-9 agosto 2011

(Ventimiglia-col de Turini-Bonette-de Vars-Monginevro-Moncenisio-Iseran-Piccolo e Gran Sanbernardo-Sempione-Maloja-Bernina-Foscagno-Mortirolo)

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Mappa Foto

 

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Premessa

Pare proprio che si debba programmare un’uscita per farne un’altra organizzata all’ultimo momento.

Originariamente, dovevamo fare un Alpentreffen dal Passo dello Stelvio a Trieste. Le previsioni meteo avverse, ci hanno suggerito di iniziare il tour alpino partendo da Ventimiglia (nella mappa, il dettaglio del giro).

 

Alpentreffen in cifre:

2         le moto: R1200GS – R850R

3         i membri dell’equipaggio

1         la zavorrina

4         i giorni del tour

1600    i kilometri percorsi

13        i passi alpini (di cui uno, prealpino: il passo del Mortirolo)

2802    l’altezza massima raggiunta

600 circa gli euro spesi

 

Primo giorno:

partenza da Costa Volpino alle ore 8:45 del 6 agosto 2011, direzione Ventimiglia via autostrada. Traffico assente, per essere la prima domenica di agosto; in compenso, ci siamo fatti gli ultimi 200 km con vento forte.

Usciti dall’autostrada, ci siamo diretti sulla SS20 in direzione Aironi-San Michele.

A San Michele, abbiamo preso la direzione Sospel (Francia) e da qui, la strada per il Col de Turini.

Scesi dal col e diretti al Paese di Saint-Martin-Vésubie: tappa obbligata per serbatoio (il mio) secco. La domenica, le stazioni di servizio sono chiuse e funzionano solo con il bancomat (in Francia chiamato cart bleu). Non tutte le pompe di benzina sono dotate di questo servizio. Noi ne abbiamo trovata una senza bancomat e nel timore di avviarci verso un passo senza incontrare una stazione di servizio, ci siamo fermati per la notte a Sanit-Martin.

Forse è stata una fortuna perché dopo pochi minuti dalla nostra fermata, è iniziato a piovere.

Il paese è molto carino e affascinante, tutto in salita e percorso da un rivolo d’acqua, che taglia in due la via della passeggiata.

Pernottato a La Chataigneraie.

 

Secondo giorno:

sveglia alle 7:00, colazione in paese e partenza per il distributore. Cielo bello, con pochissime nubi.

Partiamo in direzione Saint-Sauveur-sur-Tinée, da qui, in direzione Isola, per attaccare: col de la Bonette (2802 mt), col de Vars (2109 mt), col de Montgenèvre (1850 mt), col du Mont Cenis (2083 mt) e, infine col de l’Iseran (2770 mt).

Strade meravigliose, traffico scarsissimo, panorami mozzafiato, freddo…intenso a scendere dal Col de l'Iseran: avevo difficoltà a pinzare la leva della frizione.

La strada da seguire è: da Saint-Martin-Vésubie, direzione Saint-Dalmas e Saint-Sauveur-sur-Tinée. Di qui, seguire per Isola, poi la segnaletica indica il Col de la Bonette. Giunti in cima (non aspettatevi rifugi, non c’è nulla di ricettivo), seguire l’indicazione per Jausiers e poi quelle per il Col de Vars: sul col è possibile fermarsi per mangiare.

Scendere a valle in direzione Guillestre. Due le opzioni per giungere a Briançon: via bassa, su strada statale; via alta, per il Col d’Izoard.

Da Briançon a Susa su SS24 e poi su SS25 in direzione Col du Mont Cenis e Col de l’Iseran.

Di quest’ultimo passo non abbiamo foto. Siamo arrivati in cima (2770 mt) con nuvoloni scuri, vento e un freddo siderale (saremo stati fra gli 0 e i 5 gradi).

Abbiamo pernottato a Ste Foy-Tarentaise presso l’hotel Le Monal. Camera tripla (€ 136), con due stanze separate (una doppia e l’altra singola) e due bagni: molto bello e accogliente.

 

Terzo giorno:

la mattina del terzo giorno inizia con la colazione al bar dell’albergo e un cielo azzurro.

Abbiamo preso la direzione per Bourg-Saint-Maurice e da lì la strada per il Piccolo San Bernardo: bellissimo, circondato da qualche nuvola e qualche sprazzo di cielo azzurro c’è l’Ospital (Ospizio Mauriziano), voluto da Bernardo per dare accoglienza gratuita a poveri, malati e pellegrini.

Dal passo siamo scesi verso la Thuile sulla SS26, arrivando sino ad Aosta.

Da Aosta, in direzione SS27, ci siamo diretti verso il Gran San Bernardo: strada bellissima e divertentissima da guidare. Siamo andati in direzione Martigny, Sion, Brig Glis per iniziare l’ascesa vero il Passo del Sempione.

Siamo tornati in Italia sulla strada per Domodossola e prima di entrare in città, abbiamo imboccato la strada 337 per Masera, Drugno, Locarno.

Bella la strada per Locarno, molte curve immerse nel verde con il lago sulla destra.

Con qualche difficoltà nella città di Locarno, abbiamo preso la strada per Lugano (evitiamo l’autostrada) e giunti in questa città, abbiamo preso le indicazioni per Saint-Moritz, Mandria, Menaggio.

Ci siamo fermati a Porlezza e abbiamo dormito nel comune di Corrido presso Il Mulinum: anche qui, una stanza per tutti e tre, due camere doppie. Abbiamo pagato € 130 con colazione (la stanza, per vero, costava € 160, ma ce l’ha lasciata a € 130). Agriturismo aperto da quattro giorni, molto bello e tecnologico, forse un po’ troppo hi-tech per la mia concezione di agriturismo, con il rischio di apparire freddo.

Al di là di questo personale commento, l’accoglienza è famigliare e premurosa.

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Quarto giorno:

sveglia posticipata di mezz’ora perché la strada che dobbiamo affrontare non è impegnativa. Colazione nell’agriturismo e poi in sella verso la Val Chiavenna e Saint-Moritz. Siamo passati dal Passo Maloja, dove ci siamo fermati a fare qualche foto, e ci siamo diretti verso Saint-Moritz. Bellissimo il panorama, fra ghiacciai e laghi. Brutta la città, con queste costruzioni che stridono col contesto.

Abbiamo proseguito verso il Passo del Bernina e poi verso Livigno. Da qui, Passo di Foscagno, Bormio, Mazzo di Valtellina, Passo del Mortirolo (32 tornanti massacranti), Monno, Costa Volpino.

 

Costi (x2 persone): € 600 circa

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