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Tappa X

8 agosto 2007

Molinaseca – Villafranca del Bierzo (31 km)

 

 

Tappa semplice sulla carta.

Ci fermiamo un bel po’ di tempo a Ponferrada, dove facciamo una ricca colazione e qualche foto alla città; luogo in cui ebbero sede i cavalieri templari.

Dopo l’uscita dalla città, un lungo sentiero costeggiato da una strada poco trafficata: sembra di passeggiare nei nostri luoghi. Gli ultimi chilometri, una decina, sono un continuo saliscendi che, sotto il sole caldo, renderanno la tappa faticosa.

Arriviamo alla meta, troviamo l’albergue, ci mettiamo in fila. La stanchezza è evidente.

Dopo qualche minuto d’attesa, l’hospitalera ci dice che è tutto pieno e ci indica un accampamento organizzato.

Vi ci rechiamo, senza troppa semplicità: si tratta di una scuola adibita ad ospitare i pellegrini in eccesso: quindi, si dorme in stanzoni con materassi in terra. Docce, cessi, lasciano un po’ a desiderare, però ci si accontenta (anche perché è tutto gratuito e messo a disposizione dalla comunità che ci ospita).

Ci docciamo e laviamo gli indumenti e decidiamo di uscire.

Il paese è bello, ha una bella piazza. Ci sediamo in un bar con l’idea di bere una birra e mangiare un panino. Il menù che ci viene portato è invitante ed allora ci facciamo un piatto di pollo con le patate (si spende una miseria per le dosi e la qualità). Gelato e a scuola a dormire.

La sera torniamo in piazza. Sono passate solo quattro ore, ma la fame è tanta: menu del dia (€ 10,00) e con soddisfazione mangiamo pasta, bistecca di toro e merluzzo con patate.

Una bottiglia di vino ad accompagnare.

Si rincasa, si preparano le cose per il giorno dopo e poi, la notte d’incubo: due tromboni che non hanno cessato di russare.

Uno dei due “ottoni” dorme proprio di fianco ad Ale. Alle 2:00, sfinito nella pazienza, mi alzo e prendo per i piedi il russatore, che si sveglia e si mette seduto: visibilmente spaesato.

Io vado in bagno imprecando.

Rientro e poco dopo Ale mi chiede l’ora: non ce la fa più e mi propone di partire, ma sono solo le due del mattino.

Alle 4:15 decidiamo di raccogliere e nostri quattro stracci e di partire.

Alle 5:20 siamo in strada.

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