top of page

Tappa VI

4 agosto 2007

Mansilla de las Mulas – Leon (18 km)

 

La serata si è conclusa con la cena del pellegrino (maccheroni, pesce azzurro, credo, impanato con patatine e vasetto di yogurt) e una birra al bar sotto l’albergue.

Saliamo e ci prepariamo per la notte ed il mio pensiero è quello di scriverti un sms (ed ovviamente di inviartelo): sono un po’ pensieroso per la tappa di domani e spero che vi sia un miglioramento alle caviglie.

Si spegne la luce, salgo sul letto a castello, scrivo l’sms, infilo, come sempre, portafogli e telefonino, nella custodia del sacco letto e mi addormento.

Alle 3:00 del mattino vengo svegliato da una musica assordante che viene da fuori: sento giovani divertirsi proprio sotto la nostra finestra. La movida prosegue per una mezz’ora abbondante.

Mi addormento a fatica. La sveglia suona alle 4:45, ma stamani alle 5:50 ci alziamo. Ce la prendiamo con comodo data la brevità della tappa; i piedi dolgono un po’ e non nego un certo pessimismo.

Partiamo.

I primi chilometri passano senza affanno (14’/km), i dolori sono decisamente inferiori rispetto a ieri e sembrano essere i segni di una prossima guarigione più che un loro acuirsi.

Durante il Cammino incontriamo un ragazzo brasiliano che studia in Italia: è un soggetto eccentrico e ci terrà compagnia, con i suoi assurdi aneddoti, sino al momento della colazione. Quando sappiamo che da giovane ha subito un gravissimo incidente, il suo modo d’essere viene ridimensionato.

Arriviamo alla periferia di Leon e per un tratto camminiamo nel traffico.

Giunti in centro, nella piazza antistante l’albergue, mangiamo qualcosa e decidiamo sul da farsi: proseguire o fermarsi? Optiamo per visitare la città e saggiare le gambe.

Leon è un bel centro e la sua cattedrale è magnifica.

Entriamo e rimaniamo estasiati del gotico imperante: rosoni, vetrate, le volte e la scuola cantorum.

Decidiamo di restare e riprendere domani: è saggio non forzare.

Andiamo all’albergue in piazza Santa Maria gestito dalle suore Benedettine e ci sistemiamo.

La tappa è andata bene, meglio del previsto.

Sono speranzoso e mi auguro che anche Ale recuperi (accusa adesso un dolore dietro il ginocchio sinistro dovuto, credo, al fatto di dover bilanciare il piede destro che ieri era più dolorante): nel frattempo, ci cospargiamo di Voltaren e prendiamo 1 o 2 Aulin al dì.

Una cosa curiosa di questo Cammino e che ho voglia di scrivere al topo ed ai miei.

 © 2020 by Gianluca Castagnino. Proudly created with Wix.com

bottom of page